domenica 18 dicembre 2016

Intervento psicologico breve per eliminare l'ansia




Dr. Angelo Marco Zona – Psicologo - Caserta - Santa Maria Capua Vetere - Teano 

L'intervento psicologico breve consente di acquisire la capacità di riconoscere e modificare le reazioni disfunzionali all’ansia. 
Imparerete a formulare pensieri e comportamenti più efficaci, che vi consentiranno di raggiungere i vostri obiettivi senza restare bloccati nel pantano dei pensieri negativi e nel malessere generato dall'ansia.

Per ulteriori informazioni sull’intervento psicologico breve è possibile contattarmi tranquillamente al 
3391632172

Primo colloquio informativo Gratuito e senza impegno.

Dr. Angelo Marco Zona – Psicologo Clinico Cognitivo

Caserta -Santa Maria Capua Vetere - Teano

martedì 19 aprile 2016

Autismo, Sintomi e Trattamento.

Dottor Angelo Marco Zona 
Psicologo Clinico Cognitivo (Caserta - Santa Maria Capua Vetere - Teano)
Esperto nel Trattamento Domiciliare dei Disturbi dello Spettro Autistico.

Cosa sono i disturbi dello spettro autistico?
Si tratta di una “famiglia” di disturbi che comprende le forme tipiche e atipiche di autismo e la sindrome di Asperger. 
In tutti i casi si tratta di disturbi causati da un disordine organico dello sviluppo, che coinvolgono l’interazione sociale e le capacità di comunicazione, le modalità di comportamento e il tipo di interessi e attività: questi problemi si manifestano entro i primi 3 anni di vita. 
In generale, i bambini con autismo: 
-  hanno difficoltà anche molto gravi nel linguaggio, che può essere ripetitivo e non utile alla comunicazione oppure del tutto assente 
- hanno una scarsa o nulla capacità di interagire con gli altri (sia adulti sia coetanei) dal punto di vista emotivo e per questo si comportano e comunicano in modo non adeguato alla loro età e al loro sviluppo mentale 
- hanno interessi ristretti e comportamenti ripetitivi. In molti casi può esserci anche un ritardo mentale più o meno grave. L’autismo colpisce più spesso i maschi (da 3 a 4 volte di più rispetto alle femmine), ma non ci sono differenze tra le varie etnie e condizioni sociali.

Le conoscenze sull'autismo sono in continua evoluzione, anche se numerosi aspetti di questo disturbo non sono ancora del tutto chiari. Questo perché l’autismo è un disturbo complesso, costituito da una “famiglia” di disturbi con caratteristiche simili ma che si esprimono in modi e livelli di gravità molto variabili tra loro.

Quali sono i sintomi ed i campanelli di allarme?

I campanelli di allarme dell'autismo:
- Non risponde al suo nome
- Non è capace di chiedere cosa desidera
- Il linguaggio è in ritardo
- Non segue le indicazioni che gli vengono date
- A volte sembra sordo
- A volte sembra capace di udire altre no
- Non indica e non saluta con la mano
- Prima diceva qualche parola, ora non più
- Non sorride socialmente
- Sembra preferisca giocare da solo
- Prende gli oggetti da solo
- E' molto indipendente
- Fa le cose "precocemente"
- Attua scarso contatto con gli occhi
- Sembra in un mondo tutto suo
- Ci chiude fuori
- Non è interessato agli altri bambini
- Ha crisi di collera-aggressività
- E' iper-attivo, non-cooperativo, provocatorio
- Non sa come usare i giocattoli

- Si blocca regolarmente sulle cose
- Cammina in punta di piedi
- Ha attaccamenti inusuali ad alcuni giocattoli o oggetti
- Allinea gli oggetti
- E' ipersensibile a certe fibre tessili o a certi suoni
- Ha strani modelli di movimento
- Nessuna lallazione entro i 12 mesi 
- Nessuna gestualità (indicare, muovere la mano, salutare etc.) entro i 12 mesi
- Nessuna parola entro i 16 mesi
- Nessuna frase spontanea (non ecolalia) di due parole entro i 24 mesi di età
- Qualunque perdita di qualsiasi abilità linguistica o sociale ad ogni età.

Rispetto alla socializzazione ed alla comunicazione?
Nessun grosso sorriso o altra espressione di allegria o di gioia dai sei mesi in poi 
Nessun suono o sorriso o altra espressione del viso di ritorno alla vostra dai nove mesi in poi
Nessuna vocalizzazione dai 12 mesi
Nessun gesto di ritorno, come indicare, mostrare, allungarsi, o fare cenni con la mano dai 12 mesi
Nessuna parola dai 16 mesi
Nessuna frase di due parole espressive (senza imitare o ripetere) dai 24 mesi
Qualunque perdita del linguaggio o di vocalizzazione o di abilità sociale a qualunque età

Quando è necessario portare il bambino a visita?
- A 18 mesi lo sviluppo del linguaggio del tuo bambino è in ritardo.
- Non pronuncia più le parole che aveva già acquisito.
- E' incapace di eseguire semplici ordini come "Portami le tue scarpe".
- Quando gli parlate, guarda da un'altra parte invece di incontrare il vostro sguardo.
- Non risponde al suo nome.
- Sospettate o qualcun'altro sospetta un problema d'udito.
- Guarda nel vuoto per un insolito lasso di tempo.
- Sembra che sia spesso in un mondo tutto suo.

A 18 mesi un bambino dovrebbe:
- Indicare col dito
- Interagire coi suoi fratelli o sorelle
- Portarti un oggetto da guardare
- Guardarti negli occhi quando gli parli
- Seguire il tuo sguardo per individuare un oggetto che tu hai indicato in una stanza
- Fare gioco simbolico, per esempio dare da mangiare ad una bambola o far abbaiare un finto cagnolino.

Come intervenire?
Gli interventi efficaci per il trattamento del disturbo sono costituiti da percorsi integrati, che comprendono sia interventi Psico-pedagogici ed abilitativi sia terapie farmacologiche per i sintomi associati. Al centro del percorso ci sono i bambini e le loro famiglie, coinvolte attivamente nella gestione del trattamento con il supporto di specialisti. 

Gli interventi mediati dai genitori si sono dimostrati molto efficaci. In questo tipo di approccio i genitori vengono guidati dai professionisti ad apprendere e ad applicare nella quotidianità le modalità di comunicazione e gli interventi utili per favorire lo sviluppo e le capacità comunicative del figlio. Questi interventi sono utili sia per i bambini, che possono migliorare le proprie capacità di comunicazione e alcuni comportamenti tipici dell’autismo, sia per i genitori, perché li aiutano a interagire con i figli e così riducono il senso di impotenza e l’angoscia che sono spesso presenti. Sono efficaci anche i programmi intensivi comportamentali: si tratta di approcci che puntano a modificare i comportamenti problema dei bambini con autismo, attraverso programmi che li coinvolgono per molte ore a settimana. Sono efficaci soprattutto se guidati da professionisti specializzati in queste tecniche, possibilmente con il supporto dei genitori e dei familiari. Tra questi programmi i più studiati sono quelli basati sull’analisi comportamentale applicata (ABA, Applied behaviour analysis), che può migliorare il quoziente intellettivo, il linguaggio e i comportamenti adattativi, cioè le abilità necessarie per la vita quotidiana.
In generale, l’efficacia degli interventi indicati aumenta se tutte le persone che interagiscono con i bambini adottano le stesse modalità di comunicazione e di comportamento. Ecco perché è importante che i genitori e le persone che passano molto tempo con questi bambini siano sempre attivamente coinvolti e guidati dai professionisti.

L'intervento precoce è importante?
Si, riconoscere precocemente il disturbo ed avviare immediatamente un percorso psico-pedagogico abilitativo è di fondamentale importanza.

L'Autismo è un disturbo dello sviluppo che comporta un deficit nel linguaggio e nello sviluppo sociale. Si manifesta in famiglie di ogni ceto e base culturale. Non è una malattia mentale e non è causata da un trauma. La causa è neurobiologica e i sintomi possono essere ridotti anche drasticamente da una diagnosi e una terapia precoce.

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Dottor Angelo Marco Zona, Psicologo Clinico Cognitivo, esperto in Tecniche Cognitive-Comportamentali applicate ai Disturbi dello Spettro Autistico.

E' possibile richiedere informazioni sul trattamento domiciliare dei Disturbi dello Spettro Autistico contattando il 3391632172.

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Fonte: http://www.salute.gov.it/ 
http://emergenzautismo.org111111

mercoledì 10 febbraio 2016

Ansia sintomi e rimedi.




L’ansia è una risposta dell’organismo (spesso inadeguata) ad eventi percepiti come minacciosi. Tra i disturbi psicologici, come la depressione e il disturbo bipolare, è forse quello meno visibile e più facile da mascherare. Viceversa sul piano dell’incidenza sulla qualità di vita del paziente risulta essere tra i disturbi psicologici più invalidanti. 
Difatti chi soffre di ansia spesso incontra grandi difficoltà nel relazionarsi con altre persone, sentendosi costantemente sotto esame ed esposto al giudizio altrui.
Ancora, lo stato ansioso crea un forte senso di incertezza. Questa sensazione porta ad una condizione di  “passività comportamentale”  per cui non decidere sembra meglio che correre il rischio di prendere la decisione sbagliata.
Quest’ultima è forse una delle trappole mentali peggiori che l’ansia crea.
Difatti, potremmo affermare che evitare di prendere decisioni equivalga al fare sempre la cosa sbagliata. 

C’è una via d’uscita?
Fortunatamente Si

L’ansia di per se è “solo un emozione” o meglio un segnale di pericolo che però si attiva sempre nel momento sbagliato. Potremmo paragonarla all’antifurto di un’auto che a causa di un mal funzionamento comincia a suonare nel cuore della notte senza alcun motivo. Allo stesso modo l’ansia ci prepara ad affrontare un pericolo imminente ma che in realtà non esiste. 

La soluzione?
Imparare a distinguere tra i segnali di pericolo reali ed i falsi allarmi che l’ansia procura.

A tale scopo esiste un particolare percorso psicologico breve che ci aiuta a riconoscere, gestire e prevenire le situazioni ansiogene.

Se desideri ricevere maggiori informazioni scrivia a dott.zona@alice.it oppure telefona al 3391632172. 
Grazie alla convenzione sanitaria con la Farmacia Antonone fino al 30 Aprile 2016 è possibile usufruire di  un primo colloquio informativo Gratuito e Senza Impegno.
Dr. Angelo Marco Zona
Psicologo Clinico Cognitivo