martedì 19 aprile 2016

Autismo, Sintomi e Trattamento.

Dottor Angelo Marco Zona 
Psicologo Clinico Cognitivo (Caserta - Santa Maria Capua Vetere - Teano)
Esperto nel Trattamento Domiciliare dei Disturbi dello Spettro Autistico.

Cosa sono i disturbi dello spettro autistico?
Si tratta di una “famiglia” di disturbi che comprende le forme tipiche e atipiche di autismo e la sindrome di Asperger. 
In tutti i casi si tratta di disturbi causati da un disordine organico dello sviluppo, che coinvolgono l’interazione sociale e le capacità di comunicazione, le modalità di comportamento e il tipo di interessi e attività: questi problemi si manifestano entro i primi 3 anni di vita. 
In generale, i bambini con autismo: 
-  hanno difficoltà anche molto gravi nel linguaggio, che può essere ripetitivo e non utile alla comunicazione oppure del tutto assente 
- hanno una scarsa o nulla capacità di interagire con gli altri (sia adulti sia coetanei) dal punto di vista emotivo e per questo si comportano e comunicano in modo non adeguato alla loro età e al loro sviluppo mentale 
- hanno interessi ristretti e comportamenti ripetitivi. In molti casi può esserci anche un ritardo mentale più o meno grave. L’autismo colpisce più spesso i maschi (da 3 a 4 volte di più rispetto alle femmine), ma non ci sono differenze tra le varie etnie e condizioni sociali.

Le conoscenze sull'autismo sono in continua evoluzione, anche se numerosi aspetti di questo disturbo non sono ancora del tutto chiari. Questo perché l’autismo è un disturbo complesso, costituito da una “famiglia” di disturbi con caratteristiche simili ma che si esprimono in modi e livelli di gravità molto variabili tra loro.

Quali sono i sintomi ed i campanelli di allarme?

I campanelli di allarme dell'autismo:
- Non risponde al suo nome
- Non è capace di chiedere cosa desidera
- Il linguaggio è in ritardo
- Non segue le indicazioni che gli vengono date
- A volte sembra sordo
- A volte sembra capace di udire altre no
- Non indica e non saluta con la mano
- Prima diceva qualche parola, ora non più
- Non sorride socialmente
- Sembra preferisca giocare da solo
- Prende gli oggetti da solo
- E' molto indipendente
- Fa le cose "precocemente"
- Attua scarso contatto con gli occhi
- Sembra in un mondo tutto suo
- Ci chiude fuori
- Non è interessato agli altri bambini
- Ha crisi di collera-aggressività
- E' iper-attivo, non-cooperativo, provocatorio
- Non sa come usare i giocattoli

- Si blocca regolarmente sulle cose
- Cammina in punta di piedi
- Ha attaccamenti inusuali ad alcuni giocattoli o oggetti
- Allinea gli oggetti
- E' ipersensibile a certe fibre tessili o a certi suoni
- Ha strani modelli di movimento
- Nessuna lallazione entro i 12 mesi 
- Nessuna gestualità (indicare, muovere la mano, salutare etc.) entro i 12 mesi
- Nessuna parola entro i 16 mesi
- Nessuna frase spontanea (non ecolalia) di due parole entro i 24 mesi di età
- Qualunque perdita di qualsiasi abilità linguistica o sociale ad ogni età.

Rispetto alla socializzazione ed alla comunicazione?
Nessun grosso sorriso o altra espressione di allegria o di gioia dai sei mesi in poi 
Nessun suono o sorriso o altra espressione del viso di ritorno alla vostra dai nove mesi in poi
Nessuna vocalizzazione dai 12 mesi
Nessun gesto di ritorno, come indicare, mostrare, allungarsi, o fare cenni con la mano dai 12 mesi
Nessuna parola dai 16 mesi
Nessuna frase di due parole espressive (senza imitare o ripetere) dai 24 mesi
Qualunque perdita del linguaggio o di vocalizzazione o di abilità sociale a qualunque età

Quando è necessario portare il bambino a visita?
- A 18 mesi lo sviluppo del linguaggio del tuo bambino è in ritardo.
- Non pronuncia più le parole che aveva già acquisito.
- E' incapace di eseguire semplici ordini come "Portami le tue scarpe".
- Quando gli parlate, guarda da un'altra parte invece di incontrare il vostro sguardo.
- Non risponde al suo nome.
- Sospettate o qualcun'altro sospetta un problema d'udito.
- Guarda nel vuoto per un insolito lasso di tempo.
- Sembra che sia spesso in un mondo tutto suo.

A 18 mesi un bambino dovrebbe:
- Indicare col dito
- Interagire coi suoi fratelli o sorelle
- Portarti un oggetto da guardare
- Guardarti negli occhi quando gli parli
- Seguire il tuo sguardo per individuare un oggetto che tu hai indicato in una stanza
- Fare gioco simbolico, per esempio dare da mangiare ad una bambola o far abbaiare un finto cagnolino.

Come intervenire?
Gli interventi efficaci per il trattamento del disturbo sono costituiti da percorsi integrati, che comprendono sia interventi Psico-pedagogici ed abilitativi sia terapie farmacologiche per i sintomi associati. Al centro del percorso ci sono i bambini e le loro famiglie, coinvolte attivamente nella gestione del trattamento con il supporto di specialisti. 

Gli interventi mediati dai genitori si sono dimostrati molto efficaci. In questo tipo di approccio i genitori vengono guidati dai professionisti ad apprendere e ad applicare nella quotidianità le modalità di comunicazione e gli interventi utili per favorire lo sviluppo e le capacità comunicative del figlio. Questi interventi sono utili sia per i bambini, che possono migliorare le proprie capacità di comunicazione e alcuni comportamenti tipici dell’autismo, sia per i genitori, perché li aiutano a interagire con i figli e così riducono il senso di impotenza e l’angoscia che sono spesso presenti. Sono efficaci anche i programmi intensivi comportamentali: si tratta di approcci che puntano a modificare i comportamenti problema dei bambini con autismo, attraverso programmi che li coinvolgono per molte ore a settimana. Sono efficaci soprattutto se guidati da professionisti specializzati in queste tecniche, possibilmente con il supporto dei genitori e dei familiari. Tra questi programmi i più studiati sono quelli basati sull’analisi comportamentale applicata (ABA, Applied behaviour analysis), che può migliorare il quoziente intellettivo, il linguaggio e i comportamenti adattativi, cioè le abilità necessarie per la vita quotidiana.
In generale, l’efficacia degli interventi indicati aumenta se tutte le persone che interagiscono con i bambini adottano le stesse modalità di comunicazione e di comportamento. Ecco perché è importante che i genitori e le persone che passano molto tempo con questi bambini siano sempre attivamente coinvolti e guidati dai professionisti.

L'intervento precoce è importante?
Si, riconoscere precocemente il disturbo ed avviare immediatamente un percorso psico-pedagogico abilitativo è di fondamentale importanza.

L'Autismo è un disturbo dello sviluppo che comporta un deficit nel linguaggio e nello sviluppo sociale. Si manifesta in famiglie di ogni ceto e base culturale. Non è una malattia mentale e non è causata da un trauma. La causa è neurobiologica e i sintomi possono essere ridotti anche drasticamente da una diagnosi e una terapia precoce.

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Dottor Angelo Marco Zona, Psicologo Clinico Cognitivo, esperto in Tecniche Cognitive-Comportamentali applicate ai Disturbi dello Spettro Autistico.

E' possibile richiedere informazioni sul trattamento domiciliare dei Disturbi dello Spettro Autistico contattando il 3391632172.

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Fonte: http://www.salute.gov.it/ 
http://emergenzautismo.org111111