Diverse ricerche hanno messo in
evidenza che è possibile alzare la
guardia contro il morbo di Alzheimer e gli altri disturbi cognitivi che
colpiscono le persone anziane. Il morbo di Alzheimer è una malattia neurodegenerativa
progressiva che distrugge lentamente la memoria, le facoltà di giudizio, la
cognizione, le proprietà di linguaggio, la capacità di riconoscere le persone note etc... . Di solito inizia dopo i 65 anni, ma
la sua insorgenza può verificarsi già all'età di 40 anni. I primi sintomi dell’Alzheimer,
spesso non sono identificati dalle persone come precursori della malattia perché
richiamano i segni dell’invecchiamento naturale. Infatti, nelle fasi iniziali i disturbi possono essere molto lievi e spesso includono:
il ripetere più volte la stessa frase, avere difficoltà a denominare oggetti
familiari, dimenticare percorsi stradali ben conosciuti e perdere interesse per cose
precedentemente molto apprezzate. Il decorso della malattia porta ad un
gravissimo deterioramento cognitivo
costringendo il paziente ad una
totale dipendenza dalla persona che solitamente se ne prende cura. Attualmente
non esistono cure per questa malattia e
risulta estremamente importante promuovere
i fattori di protezione. Diverse ricerche hanno messo in evidenza che alcune
strategie possono aiutare a proteggere il cervello dall’Alzheimer.
I fattori di protezione identificati
sono stati:
1)
Il controllo “coloro
che ritengono di avere un maggiore controllo sulla propria salute fisica e psicologica
hanno una migliore memoria e funzionamento intellettivo rispetto ai coetanei.
Viceversa quando le persone sentono di non avere il controllo, sono maggiormente
preoccupate e turbate. Questi sentimenti
sono in grado di interferire negativamente sulle prestazioni cognitive”.
2) Mantenere il cervello in allenamento “le ricerche hanno trovato una chiara connessione tra alto livello di istruzione e buon funzionamento cognitivo. Questo perché le persone più istruite si impegnano maggiormente in attività di problem solving; l’istruzione, tuttavia, non è una precondizione indispensabile, quello che conta è impegnarsi in attività mentalmente stimolanti come leggere, frequentare dei corsi o anche imparare a suonare uno strumento musicale”.
3)Esercizio fisico “l'attività fisica stimola la formazione di
connessioni neurali nelle aree del cervello responsabili del declino della
memoria”.
Adottare questi
comportamenti può essere estremamente utile per mantenere il più a lungo
possibile in salute la nostra mente.
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