domenica 14 settembre 2014

Psicologo Caserta, Santa Maria C.V., Teano


Psicologi Caserta, Santa Maria Capua Vetere, Teano.

Salve, sono il dr. Angelo Marco Zona, Psicologo, Membro del gruppo di ricerca dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale e cultore della materia alle cattedre di Psicologia della Comunicazione ed Ergonomia Cognitiva. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche Nazionali ed Internazionali.
Da diversi anni mi occupo di disagio psicologico seguendo le teorie ed i modelli psicologici ad orientamento Cognitivo/Comportamentale.
Tali modelli consentono interventi di sotegno psicologico mirati a risolvere le difficoltà del paziente nel più breve tempo possibile.
Presso il mio studio offro il Trattamento Psicologico Breve per eliminare l'ansia e i pensieri ossessivi.
Grazie alla convenzione "Lo Psicologo in Farmacia", stipulata con la Farmacia Antonone, il primo colloquio informativo è Gratuito (tale colloquio si svolgerà nel mio studio, nel pieno rispetto della privacy e senza nessun impegno per il paziente).
Per ricevere maggiori informazioni o fissare un appuntamento è possibile contattarmi tranquillamente al 3391632172.

Cerca Psicologi e Psicoterapeuti

martedì 3 giugno 2014

Trattamento psicologico breve per eliminare l’ansia e i pensieri ossessivi. (primo colloquio informativo Gratuito)




Dr. Angelo Marco Zona - Psicologo Caserta -Santa Maria Capua Vetere - Teano

Come ha origine l'Ansia?
Le nostre emozioni traggono origine dai nostri pensieri, che a loro volta influenzano l’intensità della nostra percezione emotiva. L’ansia non fa eccezione, anzi è forse l’emozione che più di tutte può rappresentare questo legame a due vie che unisce le emozioni a i pensieri.
Ci sarà infatti capitato di provare ansia per un impegno importante della nostra vita. Se ci fermiamo a riflettere su quell’episodio ci potremmo accorgere di come possa essersi innescata una reazione a catena, dove un singolo pensiero negativo abbia originato in noi un malessere emotivo che, a sua volta, ha orientato la nostra attenzione su scenari e conseguenze catastrofiche o terribili.

Proviamo a spiegare con un esempio  quello che abbiamo appena letto:

Devo fare una presentazione importante al lavoro, e potrei pensare che non posso assolutamente sbagliare, dovrà essere tutto perfetto. Poi, potrei ancora dirmi  “se sbaglio qualcosa mi renderò ridicolo davanti ai colleghi e sarò licenziato”. 

Ora, fermiamoci un attimo ad analizzare quello che sta succedendo. Di fronte ad un impegno importante (la presentazione al lavoro), mi sto dicendo che non sono ammessi errori e imperfezioni. Quello che ci dobbiamo chiedere è: Quanto un pensiero del genere ci aiuta a restare calmi e rilassati? Sicuramente la risposta a questa domanda non potrà che essere: Per niente. Infatti non concedersi la possibilità di sbagliare non fa altro che aumentare la nostra ansia per l’evento da affrontare, e paradossalmente aumenterà anche la probabilità di commettere errori. Questo pensiero lo possiamo considerare come l’evento di innesco, infatti, il secondo pensiero dell’esempio è riferito alle conseguenze del commettere un errore (se sbaglio qualcosa mi renderò ridicolo davanti ai colleghi e sarò licenziato). Proviamo a rifarci la domanda di prima: Quanto questo pensiero ci aiuta a restare calmi e rilassati?; potremmo porci anche un ulteriore domanda: Quanto questo pensiero ci aiuta a raggiungere i nostri obiettivi (in questo caso, fare una buona presentazione al lavoro)?. L’esempio riportato è solo una delle migliaia di situazioni della nostra vita in cui potremmo sperimentare ansia e non riuscire a gestirla nel modo migliore. Con un intervento psicologico breve, è possibile acquisire la capacità di riconoscere le nostre reazioni disfunzionali all’ansia e poterle sostituire con pensieri e comportamenti più efficaci, che ci consentano di raggiungere i nostri obiettivi senza restare bloccati nel pantano dei pensieri negativi.  


Per ulteriori informazioni sul trattamento psicologico breve è possibile contattarmi tranquillamente al 3391632172.
Dr. Angelo Marco Zona - Psicologo Caserta -Santa Maria Capua Vetere - Teano

lunedì 10 marzo 2014

Il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC)






Il disturbo ossessivo-compulsivo è un disturbo d’ansia, caratterizzato dalla presenza di ossessioni e può essere con o senza compulsioni.

Cosa sono le ossessioni?
Le ossessioni possono essere idee, impulsi, pensieri o delle immagini ricorrenti e persistenti, che compaiono improvvisamente nella mente del soggetto. Solitamente queste ossessioni sono percepite come intrusive, fastidiose e prive di senso. Le ossessioni sono spesso fonte di ansia e disagio marcato.
La persona che vive queste intrusioni le riconosce come un prodotto della propria mente, ma non sa come impedire che tali pensieri si manifestino, comportando una forte frustrazione e un senso di impotenza (Lo Psicologo può insegnare delle tecniche efficaci a tale scopo).

Tra le ossessioni più frequenti ritroviamo:


1) Il timore di essere contaminati dallo sporco, dai germi, dai virus, ecc.


2) La preoccupazione di non aver chiuso la porta di casa o la macchina, di aver lasciato il gas aperto, ecc.


3) Pensieri o immagini intrusive di parolacce, bestemmie, sesso, ecc.


4) La paura di sbagliare o di comportarsi male e per questo essere giudicati negativamente dagli altri.


5) La paura di buttare delle cose che potrebbero servire in futuro.


Cosa sono le compulsioni?

Le compulsioni invece, si possono manifestare sia come atti mentali (es. ripetere frasi, parole, contare, pregare) che come atti comportamentali (es. controllare, pulire, ordinare, conservare). Sono ripetitive e messe in atto per compensare un’ossessione. Sono svolte seguendo regole precise, ed hanno lo scopo di neutralizzare e/o prevenire una situazione temuta, spesso ritenuta catastrofica e dalle terribili conseguenze (es. la persona nonostante ricordi di aver chiuso il gas, è assalita da un dubbio, ossessione, che la porta a pensare “ho paura di aver lasciato il gas aperto e scoppierà tutto il palazzo” la compulsione sarà controllare svariate volte che la chiave del gas sia chiusa, finché il livello di ansia non scende).
Vediamo quali compulsioni si potrebbero manifestare in risposta alle ossessioni elencate in precedenza:

1) Ossessione: timore di essere contaminati dallo sporco, dai germi, dai virus, ecc.
Compulsione: lavarsi le mani pulite continuamente (20-30 volte al giorno), evitare tutti i posti affollati (metropolitana, autobus, ecc), nei casi più gravi evitare di uscire di casa e creare intorno a sé un ambiente ritenuto sterile.

2) Ossessione: preoccupazione di non aver chiuso la porta di casa o la macchina, di aver lasciato il gas aperto.
Compulsione: ritornare più volte in dietro per controllare se la porta di casa o la macchina è stata chiusa. Telefonare in una mattinata 4-5 volte a casa per controllare che vada tutto bene. Chiamare il vicino e chiedergli di controllare se la porta di casa è stata chiusa. Aprire e chiudere la porta un certo numero di volte prima di uscire di casa.

3) Ossessione: pensieri o immagini intrusive di parolacce, bestemmie, sesso.
Compulsione: pregare continuamente, nei casi più gravi mettere in atto comportamenti auto lesivi (es.prendersi a schiaffi, strapparsi i capelli, darsi dei pizzichi ecc.)

4) Ossessione: paura di sbagliare o di comportarsi male e per questo essere giudicati negativamente dagli altri.
Compulsione: cercare la precisione assoluta. Ricontrollare moltissime volte il risultato del proprio lavoro. Prestare eccessiva attenzione ai dettagli, tanto da fallire il compito da portare a termine. Per paura di essere giudicati negativamente, si può tenere un atteggiamento eccessivamente accomodante, gentile e cortese (questo atteggiamento fa maturare nella persona l’idea che gli altri si comportino male con lui perché non hanno le stesse attenzioni che lui ha per gli altri).

5) Ossessione: paura di buttare delle cose che potrebbero servire in futuro.
Compulsione: necessità di conservare cose anche inutili e facilmente reperibili. Spesso l’accumulo compulsivo porta la persona a sacrificare tutti gli spazi vitali di cui dispone. Non è raro trovare cantine e garage piene di oggetti impolverati, rotti o inservibili. Nei casi più gravi gli oggetti invadono le stanze di uso abitativo come la camera da letto, la cucina, il bagno e il salotto.

Il disturbo ossessivo compulsivo si può affrontare ottenendo ottimi risultati. E’ fondamentale comprendere il prima possibile le paure, scardinare i pensieri ossessivi e interrompere il circolo vizioso che si è creato.




Ti potrebbero interessare:

5 cose utili per eliminare i pensieri ossessivi 

 

Dr Angelo Marco Zona Psicologo Caserta - Santa Maria Capua Vetere e Teano